Le e-mail e i blogger

Qualche giorno fa uno dei maggiori influencer presenti in rete Rudy Bandiera* nel suo profilo Facebook ha sollevato un problema, trova insopportabili quelle persone che nell’apertura della mail scrivono “Gentile Blogger”? Qui nasce un interrogativo, Qual’è il modo migliore per contattare un blogger?  Oggi con lo sviluppo dei new media dialogare correttamente con la popolazione digitale è una priorità, sono loro i soggetti che veicoleranno il buzz e favoriranno l’immagine del brand.

Ci sono delle frasi che spesso alcuni pr utilizzano suscitando molto fastidio nel  destinatario, vediamole insieme:

– “Caro/ Carissimo Blogger” è un pò come scrivere “Caro operaio, muratore, panettiere” è come ghetizzare una categoria e non va bene;

– “Ciao (senza aggiunte)” non siate troppo informali, alcuni magari saranno contenti di darvi del tu altri invece ne saranno irritati;

“Carissimo amico”, o addirittura come mi è capitato “Caro nativo digitale” la prima cosa che pensi ricevendo una mail così è “Ok mi sta prendendo in giro!”.

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blog.utalkmarketing.com

Il blogger è prima di tutto una persona, sensibile e con un suo carattere, se lavorate per un ufficio stampa ed è la prima volta che contattate un opinion leader della rete cercate di essere rispettosi, umili e chiari (poche parole ma buone).

In una mail non devono mancare:

1) La ricerca di informazioni  che vi possano aiutare nella costruzione del dialogo con il blogger, insomma documentatevi

2) La Cortesia

3) La Sintesi (pochi concetti precisi)

4) L’oggetto deve essere un headline, cioè anticipare il contenuto della e-mail

5) Gli Allegati (per approfondire ciò che state spiegando, un evento, un progetto ecc)

6) La possibilità di rintracciarvi  (la firma è fondamentale)

Inviare una mail con mille errori grammaticali, oppure con un saluto del tutto fuori luogo rovina già il primo step di contatto e vi mette in cattiva luce. Per lavorare bene è importante la formazione, sfortunatamente oggi  gli operatori degli uffici stampa pensano, se so scrivere ai giornalisti perchè non dovrei saper dialogare con gli influencer, alla fine si tratta della stessa cosa! Errore gravissimo: comunicare con gli opinion leader richiede il rispetto di regole ben precise, inviare una mail al giornalista o alla redazione altre 😉

*http://www.rudybandiera.com/

Due agenti 007: La Dem e la Newsletter

Qual è la prima cosa che fai al mattino quando navighi con lo smartphone?

E’ per caso controllare la tua casella di posta?

Ebbene sì la mail è ancora uno degli strumenti più gettonati e richiesti nel marketing. Molti la davano per spacciata con l’arrivo dei social network, invece a sorpresa registra una crescita costante.

L’e-mail è un luogo privato dell’utente, un’area dove vengono raggruppate delle comunicazioni personali e professionali  (es. io sono una grande lettrice di oroscopi, e ogni mattina apro la newsletter di Vanity per leggere i consigli di Capitani).

Lo sapevate che esistono due tipi di E-mail Marketing? eccole:

La Dem (Direct E-Mailing) lo strumento maggiormente focalizzato sulla vendita e le conversioni , è quella dal tocco più “commerciale”;

La Newsletter propone dei contenuti ad hoc rispondendo agli interessi dell’utente, punta principalmente alla costruzione di una relazione di lungo periodo (fidelizzazione).

Se siete un’azienda che vuole dei risultati immediati allora vi suggerisco di utilizzare la Dem.

Ecco qualche utile consiglio:

1) Reperite un elenco degli indirizzi mail da un fornitore esterno che verrà pagato in una delle seguenti modalità:

– CPM (costo per mille) la forma più famosa;

– Pagamento a Performance (vengono conteggiate le conversioni ottenute)

2) Fate in modo che la vostra Dem arrivi nella casella di posta in arrivo e non nell’area SPAM. Sfortunatamente il 20% circa dei messaggi vengano bloccati dai filtri antispam.

3) Inserite un indirizzo mail del mittente chiaro e riconoscibile ed un oggetto che spinga all’apertura della mail e dia un assaggio del contenuto;

4) Il contenuto deve essere leggibile e graficamente gradevole. Spesso alcuni client di posta non permettono l’immediato download delle immagini al momento della lettura, in questo caso la nostra Dem dovrà essere efficace anche solo avvalendosi della parte testuale.

Copyright Istockphoto

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E la newsletter a che serve? E’ lo strumento ideale se cercate il dialogo con il vostro utente.

Ecco qualche indicazione:

– Recuperate gli indirizzi e-mail  nei: database aziendali, dai feedback raccolti post fiera/evento e dai biglietti da visita.

– Ricordatevi che l’indirizzo e-mail è un dato personale ed è protetto dalla legge (D.lgs 196/03).

Per rispettare a pieno la normativa sulla privacy bisogna:

– Non utilizzare indirizzi e-mail trovati in rete

– Acquistare un Elenco Categorico (si trovano divisi per area merceologica e geografica);

Inviare al destinatario l’informativa sul trattamento dei dati personali (li avvisiamo che a breve riceveranno delle comunicazioni commerciali)

– Il destinatario deve effettuare il clic per autorizzare la comunicazione (OPT IN)

–  Deve esserci sempre la possibilità per l’utente di cancellarsi

– Mettere in primo piano (sul sito ufficiale e nei social network) i moduli di registrazione alla newsletter

L’azienda dovrà verificare in caso di registrazione se l’indirizzo e-mail è valido (click di conferma), chiarire le finalità della comunicazione e mettere a disposizione un’anteprima di quello che riceverà infine profilare l’utente e così arricchire il database.

La newsletter di Vanity Fair

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